Follow-up rappresenta il termine che piu’ mi interessa e che potrai trovare piu’ spesso in questo corso, e che potrebbe essere tradotto come “insieme di contatti successivi”, sia nell’ambito di una strategia commerciale off-line di Follow-up Marketing, basata sulle visite ripetute presso un determinato cliente potenziale o anche gia’ acquisito, sia nell’ambito del commercio on line, ed allora alla dizione comune di Follow-up Marketing io ho aggiunto un On Line proprio per stabilire una specifica connotazione di attivita’ che si svolge esclusivamente tramite un computer connesso con Internet ed attraverso l’Email Marketing, per vendere i propri prodotti e/o servizi.
Nel settore specifico dell’E-mail Marketing, il follow-up orientato on line rappresenta una “sequenza di messaggi”, che ha lo scopo di conquistare gradatamente la fiducia degli iscritti una lista allo scopo di trasformarli in clienti e poi in clienti fidelizzati.
Il follow-up quindi rappresenta il cardine del sistema che ti sto per illustrare, e che comprende al suo interno il follow-up automatico, il quale si distingue nettamente, come abbiamo visto nelle precedenti lezioni, dal follow-up che viene pianificato nel caso di una newsletter.
Con un software autoresponder come arpReach potrai automaticamente inviare una serie di messaggi automatici o i messaggi di una newsletter agli utenti che si sono iscritti alla tua lista.
Nel caso di un follow-up di messaggi automatici il processo di invio e’ automatico perche’, dopo aver redatto in poche ore tutti i messaggi della serie, ed averli inseriti nel programma autoresponder arpReach, il software li inviera’, dal primo all’ultimo, ad ogni nuovo utente che avra’ posto inizio al processo di invio-ricezione, attraverso la semplice iscrizione, con l’inserimento dei suoi dati in un modulo posto sulla homepage del tuo sito.
Potrai scegliere l’intervallo di tempo tra un messaggio e l’altro ed anche l’ora precisa in cui i tuoi iscritti debbano riceverlo.
Così avrai creato e processato la tua serie di messaggi sequenziali o follow-up automatici!
E quindi, se magari eri un po’ in difficolta’ nel comprendere la distinzione tra broadcasting creato per una newsletter e follow-up automatici, adesso capirai perfettamente la differenza tra i due termini.
Infatti con un follow-up potrai inserire nei messaggi della serie dei contenuti che non costituiscono alcuna novita’, ma solo un approfondimento di temi che avrai gia’ trattato precedentemente in modo sommario, magari in una pagina del tuo sito web, in modo da invogliarli ad iscriversi al tuo corso on-line, sviluppato in piu’ messaggi, per poter avere degli ulteriori dettagli.
Oppure potrai presentare varie offerte negli stessi messaggi del follow-up, ed allora per convincerli ad iscriversi offrirai un report gratuito all’atto dell’iscrizione.
Ma potrai anche inserire, nella serie dei messaggi, dei contenuti descritti in modo superficiale, per invogliare i tuoi prospect ad acquistare il prodotto, che affronta quel determinato argomento con maggiore precisione.
Percio’ potrai predeterminare e redigere in poche ore tutti i contenuti dei messaggi dei tuoi follow-up automatici, che potranno essere inviati, diciamo, anche da qui a sei mesi oppure ad un anno intero!
Ma potrai, come ho piu’ volte ripetuto creare una newsletter, che consiste nell’invio di messaggi che invece non sono automatici, ma redatti di volta in volta, quando si avvicina la scadenza dell’invio.
Dunque, grazie alla mia iniziativa il termine follow-up ha assunto un ruolo di rilievo, anche fuori dall’ambito delle strategie di E-mail Marketing, tanto da costituire ormai una branca dotata di una certa autonomia: il Follow-up Marketing On Line!
Infatti con il Follow-up Marketing On Line possiamo indicare non solo un insieme di messaggi automatici, inviati via email, o una serie di messaggi in broadcasting di una newsletter ma di inserire nuove offerte, per prodotti di back-end, gia’ eventualmente contenute nei vari messaggi successivi automatici o in broadcasting, anche nelle pagine web del tuo sito e conseguenti ad una offerta principale.
Vedremo meglio in successive lezioni come specificare queste modalita’ specificamente sia per i messaggi automatici che per le newsletter.
Quando si parlera’ di up-selling, osserverai che l’offerta principale si chiama di front- end, mentre quelle successive saranno generalmente di back-end e in altre lezioni successivi entreremo in modo ancora piu’ approfondito in questi dettagli.
Stiamo quindi entrando nel campo dell’up-selling o del cross-selling, che consistono essenzialmente nell’offerta successiva ad un primo acquisto, mentre il tratto saliente che li distingue e’ il periodo piu’ lungo che caratterizza l’intervallo tra il primo acquisto di front-end e la successiva offerta di back-end, che contraddistingue il cross-selling, rispetto all’upselling, come potrai esaminare in una prossima lezione.
Potrai osservare quindi che il follow-up marketing on line non consiste solo nei messaggi di una sequenza di follow-up basata su e-mail.
Infatti con un follow-up, in tutti i casi vi sia una seconda offerta, e poi una terza, etc., le offerte possono essere inserite nelle pagine di uno o piu’ siti collegati, dando luogo ad un follow-up di offerte web based.
In seguito capirai perche’ il Follow-up Marketing On Line sia divenuto oggetto di una particolare strategia di vendita on-line, che ha generato profitti clamorosi per tutti coloro che si sono impegnati a fondo nell’applicarla e che potrai apprendere anche tu continuando nella lettura!
